Consigli grafici dal nostro esperto.
Hai appena avviato una nuova attività, oppure hai bisogno di fare un restyling? Quello che ci vuole è un bel logo in grado di comunicare in modo efficace tutto ciò che il tuo brand rappresenta. Per realizzarlo, la cosa migliore è rivolgersi ad un designer professionista, se però hai un minimo di confidenza con il computer puoi anche provare a creare da solo il logo per la tua azienda.
Intraprendere il ruolo da digital marketing è piuttosto impegnativo ed uno degli elementi che richiede più tempo ed attenzione è proprio la realizzazione delle grafiche dove è necessario mettere tutta la propria fantasia e creatività. Per guidarti nell’impresa, ecco alcuni consigli.
Da dove iniziare ?
- La paletta dei colori: In fase di progettazione della grafica che si andrà a realizzare, la paletta dei colori è il primo passo verso un prodotto grafico di qualità mettendo in risalto le caratteristiche distintive richiamando subito alle mente il marchio aziendale.
- Il font: Nel design gestire più font diversi è più un problema che altro, consigliamo un limite massimo di due font. Piuttosto lavora su un singolo font con le sue varianti concentrandoti su caratteristiche come altezza, peso e distanza tra i caratteri.
- Le icone: Nel settore design, le icone vengono usate spesso per rinforzare il testo abbinato. Se credi che possano aiutarti a trasmettere il messaggio su cui stai lavorando, usale ma con cautela in quanto le icone non sono adatte a qualsiasi tipo di immagine.
- Il testo: Il concetto di inserire il testo su un’immagine è tutto tranne che scontato perché il messaggio testuale viene rafforzato e sottolineato dallo sfondo. Nonostante sia una tecnica diffusa in tutto il mondo, spesso viene applicata in modo improprio. Il primo errore è quello di scegliere immagini che non hanno alcun collegamento con il testo, il secondo errore è la scarsa attenzione verso la resa grafica.
- Gli spazi bianchi: Gli spazi bianchi sono un’arma fondamentale al servizio del grafico, infatti, gli spazi bianchi concentrano l’attenzione dell’osservatore sull’immagine o testo presente nel design.
- Scorciatoie: La tastiera è il miglior amico di ogni grafico, qualsiasi programma che tu debba utilizzare ti permetterà di velocizzare dei passaggi tramite dei comandi sulla tastiera prestabiliti dal programma stesso.
Un’immagine aziendale sarà quindi efficace quando tutti gli elementi, colori, tipografia, impaginazione, elementi grafici ed immagini saranno visivamente simili.
Il miglior design?
Che si tratti di Facebook, Twitter, Sito Web o qualsiasi altra piattaforma, i design minimalisti vanno sempre di moda e sono più attrattivi. Qualunque sia il design che realizzi, mantienilo possibilmente minimalista. Rendi i tuoi disegni semplici, puliti e leggibili in modo che tutti possano capirli.
Ricordati sempre, che nella creazione di un logo o altro tipo di formato, non sono tanto gli strumenti ad essere un limite, quanto l’immaginazione e l’esperienza.
Nel creare un logo ad esempio, bisogna poi tenere presente che quella grafica servirà a rappresentare l’azienda non solo sul portone della sua sede, ma anche online e in tutti quegli oggetti che possono servire a creare e diffondere la propria brand identity: si tratta di tutti i prodotti da ufficio e per la corrispondenza, come ad esempio la carta intestata personalizzata, le buste da lettera, i calendari, le cartelline e tutti quegli strumenti che consentono di distinguersi in ogni occasione e anche di presentarsi ai clienti con un’immagine curata, professionale e attenta ai dettagli.
A tal proposito, Zenit Web è composto da un team esperto di design capace di soddisfare ogni esigenza grafica immaginabile per il tuo business. Compila il modulo e ti ricontatteremo gratuitamente il prima possibile oppure dai un’occhiata ai nostri pacchetti.
Il marketing è alla base di ogni business.
Nel 2020 sono molte le aziende che sottovalutano il settore marketing a favore di quello produttivo. Il servizio eccellente o l’importanza di un prodotto è fondamentale, ma inutile se non integrato da una strategia di marketing e comunicazione. Non avere una o più strategie di marketing equivale a non avere possibilità di prosperare. Prendendo come spunto le aziende di un certo spessore, noteremo subito gli investimenti fatti annualmente nella sezione Marketing per capire la sua importanza. Il marketing strategico è importante sia per la fase di start up di una nuova attività, sia per un’azienda già affermata: quando una ditta è guidata da un esperto di marketing, si comprende la differenza tra una crescita piatta e una crescita esponenziale.
A tal proposito, Zenit Web mette a disposizione un team di esperti Marketing che soddisferanno tutte le tue esigenze aziendali portando il tuo business agli obiettivi prestabiliti.
Vantaggi di avere un esperto marketing
- Posizionamento: L’identificazione del Target è la cosa più importante che un esperto Marketing deve saper fare, perché se non sa a quale categoria di clientela deve rivolgersi, non frutti risultati.
- Identifica il tuo Target: L’identificazione del Target è la cosa più importante che un esperto Marketing deve saper fare, perché se non sa a quale categoria di clientela deve rivolgersi, non frutti risultati.
- Social: In norma l’esperto Marketing si mette a disposizione anche nella gestione dei profili social come Instagram, facebook, Twitter e cosi via.
- Risparmio di tempo e denaro: La creazione di contenuti e la gestione delle inserzioni può essere un compito estenuante, per fare tutto questo occorre molto tempo e creatività.
- Il fatturato aumenterà: L’esperto marketing attuerà le azioni più efficaci per dare il massimo risalto e diffusione ai contenuti pubblicati tramite le inserzioni, in modo da raggiungere rapidamente il maggior numero di clienti attuali o potenziali creando una fonte continua di traffico.
- SEO: Una strategia di marketing ben ideata è la partner ideale della SEO, i motori di ricerca sono alla costante ricerca di contenuti originali, freschi e di qualità premiando i Siti Web posizionandoli nelle prime posizioni sul proprio motore.
- Competitor e brand reputation: Il responsabile marketing identifica la concorrenza rendendo il tuo business, quasi sempre, più efficace aumentando la reputazione dell’azienda.
La figura dell’esperto Marketing è molto richiesto ma ambito da pochi in quanto è un percorso in continuo aggiornamento da mille ostacoli. Si tratta di un lavoro per il quale occorre essere portato e che necessita il continuo aggiornamento del proprio bagaglio culturale. Stai cercando un esperto marketing affidabile e professionale? Contattaci, valuteremo insieme le specificità del tuo business e ti diremo quali soluzioni e attività di marketing online possono realmente portarti una crescita del tuo business.
L’importanza di avere un Sito Web\E-Commerce.
Dopo aver letto questo articolo sarai a conoscenza dei vantaggi per te e per il tuo business di essere presente sul web. Internet è diventato un mercato immenso grazie ai suoi 4,39 miliardi di utenti online, cambiando il modo di trovare e condividere le informazioni ed rivoluzionando le imprese. La straordinarietà di un sito web sta nel fatto che questo è accessibile 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno. Di conseguenza, i vostri clienti e quelli potenziali avranno la possibilità di poter visitare il vostro sito per chiedere supporto o informazioni su prodotti e servizi, ogni volta che ne avranno bisogno.
Avere un sito Web porta vantaggi
Non essere presenti sul Web significa far notare la propria assenza, esserci significa ampliare il proprio raggio d’azione e di conseguenza avere più clienti. Internet strumento di comunicazione fondamentale per ogni azienda: è infatti sempre più importante utilizzare le opportunità offerte dalla rete in modo ottimale per avere successo. Alcuni dei tanti vantaggi di avere un Sito Web sono:
- Immediata visibilità del proprio servizio/prodotto
- Immediata comunicazione con il cliente
- Immediata procedura di vendita
- 2 in 1, considerate il Sito Web come un secondo negozio/vetrina.
Affidati a Zenit Web per la creazione del tuo negozio online professionale e intuitivo, richiedi una consulenza gratuita oppure dai un’occhiata ai nostri pacchetti per una giusta spinta al tuo business in fondo la pagina.
Il Sito Web è alla base
E’ dimostrato che prima di qualsiasi acquisto di un prodotto o un servizio, il cliente si informa sempre tramite il sito. Un Sito Web ben realizzato graficamente trasmette un’immagine di professionalità, affidabilità e credibilità trasformando un semplice visitatore in un potenziale cliente.
L'E-commerce fa il resto
Un sito E-Commerce funzionante realizzato con l’intenzione di accresce il proprio fatturato deve essere aperto
e supportato da persone competenti in materia di web marketing, e sapere come funzionano i motori di ricerca. L’emergenza Covid-19 ha stravolto le dinamiche e i comportamenti d’acquisto, aprire un E-Commerce diventa
oggi una necessità per arginare la crisi e rispondere a nuove esigenze. Secondo i dati forniti da Gfk in Italia, in queste settimane di lockdown abbiamo avuto un vero e proprio boom dell’E-Commerce con un importo medio di spesa che è cresciuto del +26%. Se fino ad ora un negozio non aveva dedicato risorse all’E-Commerce, ora è il momento di farlo per dare una svolta concreta alla propria attività che altrimenti sarebbe destinata a chiudere o a subire perdite ingenti.
Zenit Web mette a disposizione professionisti del settore capaci di soddisfare ogni esigenza del cliente. Prima ci contatti e prima inizierai a vendere i tuoi prodotti o servizi online espandendo la tua rete commerciale. Compila il modulo per richiedere una consulenza gratuita e ti ricontatteremo il prima possibile oppure dai un’occhiata ai nostri pacchetti.
Partiamo dalle basi: che cosa è TikTok?
Tik Tok è un social network che permette di condividere clip di 15 o 60 secondi abbinate a musica, effetti sonori e filtri. Le clip comprendono balletti, mini-sketch comici, parodie musicali o lip-sync, e sono caratterizzate per un montaggio velocissimo e intuitivo.
Che cosa sono le challenge?
Sono le “sfide” virali a cui sono chiamati gli utenti di TikTok, il vero collante che rende la semplice piattaforma un vero e proprio social (ricordate la #Icebucketchallenge?). In Italia una delle sfide più di successo è stata la #IgtChallenge (34 milioni di visualizzazioni totali). Lanciata da Italia’s got talent, chiedeva agli aspiranti concorrenti del programma di mostrare il loro talento in un video. Al mondo, la sfida più virale è stata #Theclimate (400 milioni di visualizzazioni totali), con cui gli utenti mostravano in una clip un comportamento virtuoso che avevano iniziato ad adottare per aiutare il pianeta.
A chi appartiene TikTok?
Ai cinesi della società Bytedance. Sono loro che nel 2017 hanno fuso TikTok (allora non molto popolare) con Musical.ly, l’app di sincronizzazione video-audio. Oggi Bytedance è la startup più forte del mondo, valutata quasi 100 miliardi di dollari. Oltre a TikTok ha anche Toutiao, che può essere definito per approssimazione come il Google News cinese.
Ha molto successo?
Moltissimo, soprattutto tra i teenager. Ad agosto l’app è stata la più scaricata scaricata di tutte (superando mostri come Youtube, Instagram, Whatsapp e Messenger). Solo in Cina conta mezzo miliardo di utenti attivi, per una media mondiale di 52 minuti passati al giorno da ciascun utente.
E in Italia?
Conta circa 3 milioni di utenti attivi, in crescita. Sulla piattaforma sono sbarcati da poco celebrity come Fiorello e Michelle Hunziker, artisti come Benji e Fede e Sfera Ebbasta, programmi televisivi come X-Factor e Zelig, e società di calcio come Roma e Inter.
Perché piace tanto ai teenager?
Azzardiamo tre motivi. Primo, perché a differenza di altri social è “pulito”: non è ancora invaso dalla pubblicità o dalle fake news né dominato dagli influencer. Permette una navigazione gradevole e un senso di community piuttosto forte.
Secondo, perché ha il sistema di montaggio video-audio più intuitivo (e avanzato) al mondo.
Terzo, perché per sua natura ospita video senza tempo (non legati all’attualità) e senza barriere linguistiche (non legati alle parole).
Qual è la differenza rispetto a Instagram?
Secondo molti esperti, la scomparsa dell’“ansia di apparire cool”. A differenza di Instagram, per sua natura TikTok ti obbliga a svestirti di ogni sovrastruttura e apparire in un modo positivamente imbarazzante (“cringe”, è l’aggettivo più usato in America): mentre balli, mentre canti in modo stonato, mentre fai smorfie improbabili. Ti fa divertire mentre ti riprendi e monti il tuo video, e cerca di far sì che tu non ti senta giudicato una volta che lo posti sulla piattaforma.
Pixel di Facebook: la guida completa
Che cos’è il pixel di Facebook?
Il pixel di Facebook è un frammento di codice che puoi inserire nel tuo sito web. Raccoglierà i dati con i quali potrai misurare le conversioni dai tuoi Facebook ads, ottimizzarli, creare il tuo pubblico di destinazione per campagne future e fare retargeting sugli utenti che hanno già eseguito un’azione sul tuo sito web.
Funziona tramite l’attivazione di cookie che hanno il compito di monitorare le interazioni dell’utente sul tuo sito web e nei tuoi Facebook ads.
In passato, esistevano due diverse tipologie di pixel di Facebook: quello di conversione e quello di pubblico personalizzato. Il primo è stato abbandonato da Facebook nel 2017. Se anche lo utilizzavi in passato, ora devi passare al nuovo. Per sapere come fare, leggi questo articolo di supporto per Facebook business. Se invece usavi il vecchio pixel di pubblico personalizzato, queste istruzioni ti spiegano come effettuare l’upgrade all’attuale pixel.
Perché utilizzare il pixel di Facebook?
Il pixel di Facebook ti fornisce informazioni utili per creare Facebook ads più efficaci, indirizzati a un pubblico personalizzato. Con i dati ottenuti dalle misurazioni del pixel di Facebook, hai sempre la certezza che i tuoi ads vengano visti dalle persone che, con molta probabilità, eseguiranno l’azione che desideri. Questo ti permette di migliorare il tasso di conversione dei tuoi Facebook ads e di ottenere un ROI maggiore dai social.
Non stai ancora usando i Facebook Ads? Il nostro consiglio è di installare comunque il pixel di Facebook già da ora. In tal modo, potrà cominciare fin da subito a raccogliere i dati che ti serviranno quando sarai pronto per creare il tuo primo annuncio sponsorizzato su Facebook.
Come usare il pixel di Facebook? Eccoti alcune idee per utilizzare al meglio il pixel e migliorare i risultati delle tue campagne marketing su Facebook .
Usa il monitoraggio delle conversioni di Facebook
Il pixel di Facebook ti permette di seguire le interazioni degli utenti sul tuo sito web dopo che hanno visualizzato il tuo annuncio su Facebook.
Puoi persino monitorare i clienti su tutti i loro dispositivi. Così potrai capire se preferiscono visualizzare i tuoi ads su mobile per magari passare al desktop al momento dell’acquisto. O viceversa. Questa informazione può aiutarti ad affinare la tua strategia pubblicitaria e calcolare il tuo ritorno sull’investimento.
Usa il retargeting di Facebook
I dati di retargeting del pixel di Facebook e gli ads dinamici ti consentono di mostrare annunci personalizzati alle persone che hanno già visitato il tuo sito. E qui puoi essere veramente preciso. Per esempio: puoi mostrare l’annuncio del prodotto specifico che la persona in questione aveva abbandonato nel carrello o aggiunto alla lista dei desideri sul tuo sito web.
Crea pubblico simile
Facebook è in grado di utilizzare i suoi dati di targeting per aiutarti a costruire un pubblico fatto di persone con gusti, interessi ed età simili a quelli del pubblico che interagisce già con il tuo sito web. In questo modo, puoi ampliare la tua base di clienti potenziali.
Ottimizza i Facebook Ads per ottenere conversioni
Senza un pixel, le uniche conversioni per le quali puoi ottimizzare sono quelle dei click su link. Il pixel ti permette, invece, di ottimizzare i tuoi ads per conversioni più affini ai tuoi obiettivi commerciali, come ad esempio acquisti e iscrizioni.
Ottimizza i Facebook ads per ottenere valore
Raccogliendo dati su chi acquista e quanto spende sul tuo sito web, Facebook può ottimizzare l’audience dei tuoi ads in base al suo valore. In altre parole, verranno mostrati in automatico i tuoi annunci a coloro che più probabilmente faranno acquisti di maggior valore.
Ottieni altri tool e metriche
Vuoi utilizzare campagne di conversione su web, pubblico personalizzato dal tuo sito o annunci dinamici? Tutto questo è possibile solo se installi il pixel di Facebook. Il pixel può anche essere utile nella misurazione di metriche quali costo per lead o costo per conversione.
Come usare il pixel di Facebook
Puoi usare il pixel di Facebook per raccogliere dati relativi a due tipologie di eventi. Facebook ha predefinito una serie di 17 eventi standard, ma è sempre possibile impostare i propri eventi personalizzati.
Un “evento” non è altro che un’azione specifica eseguita da un visitatore nel tuo sito web. Per esempio, compiere un acquisto.
#1 Eventi standard del pixel di Facebook
I 17 eventi standard del pixel di Facebook per i quali basta copiare e incollare il codice evento standard sono:
- Acquista: quando qualcuno completa un acquisto sul tuo sito web.
- Lead: quando qualcuno si iscrive per una prova o comunque si rende identificabile come contatto sul tuo sito web.
- Completa registrazione: quando qualcuno completa un form di registrazione sul tuo sito web, come per esempio un’iscrizione.
- Aggiungi info pagamento: quando qualcuno inserisce i propri dati di pagamento durante la procedura d’acquisto sul tuo sito web.
- Aggiungi al carrello: quando qualcuno aggiunge un prodotto al proprio carrello nel tuo sito web.
- Aggiungi alla wishlist: quando qualcuno aggiunge un prodotto alla lista dei desideri nel tuo sito web.
- Inizia il checkout: quando qualcuno avvia la procedura per andare al pagamento durante un acquisto sul tuo sito web.
- Cerca: quando qualcuno utilizza la funzione Cerca per trovare un articolo nel tuo sito.
- Visualizza contenuto: quando qualcuno approda a una pagina specifica del tuo sito web.
- Contattaci: quando qualcuno contatta il tuo business.
- Personalizza il prodotto: quando qualcuno seleziona una versione specifica del prodotto, per esempio un determinato colore.
- Dona: quando qualcuno fa una donazione alla tua causa.
- Trova posizione: quando qualcuno cerca l’ubicazione fisica della tua azienda.
- Programma: quando qualcuno prenota un appuntamento presso la tua azienda.
- Inizia la prova: quando qualcuno si iscrive per provare gratuitamente il tuo prodotto.
- Invia richiesta: quando qualcuno fa richiesta di un tuo prodotto, servizio o programma specifico, per esempio una carta di credito.
- Iscriviti: quando qualcuno si abbona a un prodotto o servizio a pagamento.
Agli eventi standard si possono aggiungere ulteriori dettagli utilizzando frammenti di codice chiamati parametri. Questi ti consentono di personalizzare gli eventi standard in base a:
- Valore dell’evento di conversione
- Valuta
- Tipo di contenuto o ID
- Contenuti del carrello
Per esempio, si può usare il pixel di misurazione di Facebook per registrare le visualizzazioni di una specifica categoria sul tuo sito web, anziché misurare indistintamente tutte le visualizzazioni. Ipotizziamo che tu possieda un sito web di forniture per animali domestici; potresti voler separare i proprietari di cani da quelli di gatti in base alle sezioni del sito visualizzate.
#2 Eventi personalizzati del pixel di Facebook
Puoi utilizzare eventi personalizzati al posto di quelli standard oppure per raccogliere maggiori dettagli rispetto a quelli che gli standard possono offrire.
Gli eventi personalizzati utilizzano regole URL basate su specifici URL o keyword di URL.
Per approfondire il tema delle conversioni personalizzate, leggi questo articolo di supporto per Facebook.
Come creare un pixel di Facebook da aggiungere al proprio sito web
Ora che sai cosa monitorare e perché, è il momento di creare il tuo pixel e renderlo funzionante sul tuo sito web.
Step 1: crea il tuo pixel
- Dal tuo Facebook Events Manager, clicca sull’icona hamburger (≡) in alto a sinistra e seleziona Pixel
- Clicca sul pulsante verde Crea un Pixel
- Dai un nome al tuo pixel, digita l’URL del tuo sito web e clicca su Crea
Quando scegli il nome per il tuo pixel, ricorda che, con Events Manager, hai un solo pixel per ogni ad account. Il nome dovrebbe rappresentare il tuo business e non una specifica campagna. Se vuoi usare più di un pixel per ad account, puoi farlo con Facebook Business Manager.
Step 2: aggiungi il codice pixel al tuo sito web
A questo punto, per rendere funzionante il tuo pixel e fagli raccogliere informazioni sul tuo sito web, devi installare alcuni codici nelle tue pagine web. Esistono vari modi per farlo, a seconda della piattaforma web utilizzata.
- Se usi una piattaforma di e-commerce tipo Squarespace oppure un tag manager come Google Tag Manager, puoi installare direttamente il tuo pixel senza dover modificare il codice del tuo sito web. Questo articolo di supporto per Facebook illustra come installare un pixel se si utilizza già uno di questi tool di terzi.
- Se lavori con uno sviluppatore o con altri esperti che possano aiutarti a modificare il tuo codice web, clicca su Invia istruzioni via e-mail a uno sviluppatore per inviare tutte le informazioni necessarie a installare il pixel.
- Se nessuno dei casi proposti sopra è il tuo, dovrai inserire il codice pixel direttamente nelle tue pagine web. Di seguito ti guidiamo passo dopo passo.
- Clicca su Installa manualmente il codice
- Copia e incolla il codice pixel nel codice titolo del tuo sito web. In altre parole, postalo dopo il <head> tag, ma prima del </head> tag. Dovrai incollarlo in ogni pagina oppure nel tuo template (se ne hai uno).
- Decidi se usare il matching avanzato automatico. Questa opzione ti consente di associare profili Facebook ai dati cliente raccolti nel tuo sito web. Questo ti permette di monitorare le conversioni in maniera molto più accurata e di creare audience più ampie di clienti.
- Verifica se hai installato correttamente il codice inserendo l’URL del tuo sito web e cliccando su Invia traffico di prova.
- Il tuo pixel di Facebook è pronto per monitorare le attività; ora clicca su Continua.
Step 3: monitora gli eventi giusti per il tuo business
Scegli quale tra i 17 eventi standard vuoi monitorare usando i pulsanti interruttore. Per ogni evento, dovrai scegliere tra monitoraggio al caricamento della pagina o monitoraggio dell’azione in linea.
- Monitoraggio al caricamento della pagina: monitora azioni quali visitare una nuova pagina, mettere un like al completamento di un acquisto o terminare l’iscrizione in una pagina.
- Monitoraggio dell’azione in linea: monitora le azioni eseguite all’interno della pagina (come cliccare sul pulsante “aggiungi al carrello”), che non aprono una nuova pagina.
Inoltre, puoi impostare i parametri per determinati eventi. Per esempio, nel caso in cui si vogliano tracciare gli acquisti di uno specifico valore in dollari.
Se vuoi usare gli eventi personalizzati del pixel di Facebook, vai al tuo Facebook Events Manager.
Seleziona Conversioni personalizzate dal menù in alto a sinistra. Poi clicca su Crea conversione personalizzata per definire il tuo evento di conversione personalizzato usando le regole URL.
Step 4: conferma che il tuo pixel di Facebook funzioni correttamente
In precedenza, hai testato l’installazione del tuo pixel di Facebook inviando traffico di prova. In ogni caso, prima di raccogliere e analizzare i dati provenienti dal tuo pixel di Facebook, invia la conferma del suo corretto funzionamento.
- Aggiungi l’estensione Facebook Pixel Helper al tuo browser Chrome di Google. (Disponibile esclusivamente per Chrome; se stai usando un browser diverso, devi installare Chrome per usare il Pixel Helper)
- Visita la pagina in cui hai installato il pixel di Facebook. Se l’estensione trova il pixel, l’icona </> diventerà blu e un popup ti indicherà quanti pixel ha trovato nella pagina. Il popup ti dirà anche se il tuo pixel funziona correttamente. In caso contrario, ti fornirà i dati dell’errore, in modo da permetterti di correggerlo.
Step 5: aggiungi la notifica pixel al tuo sito web
Come richiedono i termini di utilizzo di Facebook (e le normative vigenti), devi far sapere ai visitatori del tuo sito web che stai raccogliendo i loro dati.
In altre parole, devi comunicare chiaramente che stai usando il pixel di Facebook e che i dati potrebbero venire raccolti attraverso cookie o altri metodi. Devi, inoltre, far sapere agli utenti che possono negare il consenso alla raccolta dei dati che li riguardano.
Per tutti i dettagli, consulta i Termini di utilizzo dei tool di Facebook Business e scorri al punto 3: Disposizioni speciali relative all’uso di pixel e SDK di Facebook. In alternativa, leggi la guida Facebook per il consenso ai cookie di siti e app.
Cookie del pixel di Facebook
Nell’ottobre 2018, Facebook ha cambiato il modo in cui utilizza i cookie per tracciare i dati del pixel di Facebook. Gli inserzionisti ora possono utilizzare cookie proprietari e cookie di terze parti. Grazie alla modifica introdotta, a meno che si desideri rifiutare l’utilizzo di cookie di terzi, non occorre fare niente.
Cosa significa questo? In pratica, questa modifica consente agli inserzionisti di continuare a monitorare i dati su Safari e Firefox. Entrambi i browser hanno posto dei limiti ai cookie di terzi.
Perché negare il consenso? Gli inserzionisti in settori caratterizzati da una vasta legislazione in materia di privacy, come finanza e sanità, potrebbero negare il consenso per esigenze di conformità. Per tutti i dettagli, consulta questo articolo di supporto per Facebook Business.
Esempi di pixel di Facebook
Vediamo ora alcuni case study sull’utilizzo del pixel di Facebook.
AdEspresso utilizza il pixel di Facebook per testare i tipi di ottimizzazione delle campagne
AdEspresso ha lanciato un esperimento per testare i quattro più diffusi tipi di ottimizzazione delle campagne pubblicitarie:
- Conversioni
- Click su link
- Engagement
- Reach
Lo scopo del test era scoprire l’impatto dei diversi tipi di ottimizzazione sulle metriche più importanti, come costo per click e costo per lead.
Il risultato è stato il seguente: costo per lead tre volte superiore in caso di ottimizzazione di click su link rispetto all’ottimizzazione delle conversioni.
Ricorda: puoi usare l’ottimizzazione delle conversioni solo se hai installato il pixel di Facebook.
Per tutti i dettagli sull’esperimento di AdEspresso, leggi questo post sul blog dell’azienda.
Brava Fabrics utilizza il pixel di Facebook e gli ads dinamici per aumentare il ROI
Il brand spagnolo Brava Fabrics ha utilizzato i dati di retargeting del pixel di Facebook per offrire ads con presentazioni dinamiche rivolte a coloro che avevano già visitato il sito web o interagito con un precedente annuncio sponsorizzato.
Gli ads dinamici creati utilizzando i dati del pixel di Facebook hanno prodotto un ROI più alto del 30% rispetto agli ads precedenti.
Wolford utilizza il pixel di Facebook per testare due audience
Il brand di lingerie Wolford ha usato il pixel di Facebook per testare due diversi segmenti di pubblico simile sulla base dell’audience personalizzata emersa da precedenti campagne pubblicitarie su Facebook. Entrambi i segmenti di pubblico erano formati da donne dai 24 anni in su e residenti in Svizzera, Austria o Germania.
Uno dei due era formato da clienti che avevano già acquistato due o più articoli Wolford negli ultimi 90 giorni. L’altro si basava solo sugli interessi delle utenti.
“Lo studio delle conversioni ci ha aiutato a capire come sia possibile utilizzare Facebook come principale piattaforma pubblicitaria” spiega Aaron Fox, Online Acquisition Specialist di Wolford.
La campagna ha registrato nella sua totalità un ritorno sull’investimento in ads due volte superiore a quello delle campagne precedenti.
Revolve utilizza il pixel di Facebook per creare pubblico di alto valore
Per una recente campagna pubblicitaria su Facebook, il brand di abbigliamento Revolve ha usato i dati del pixel di Facebook per creare un pubblico simile basandosi sui suoi clienti più remunerativi.
La campagna ha registrato un aumento del 28% in ritorno sulla spesa in ads e una diminuzione del 20% nei costi per acquisizione.
“Grazie alla possibilità di creare in Facebook dal nostro traffico web un pubblico simile basato sul valore[using the Facebook pixel], riusciamo a trovare clienti potenziali di più valore e, dunque, a generare maggiori entrate basandoci puramente sui dati” afferma Ryan Pabelona, Director of Performance Marketing di Revolve.
Per scoprire altri esempi di aziende che utilizzano efficacemente il pixel di Facebook, leggi il nostro articolo su cinque modi sorprendenti per ottimizzare i tuoi Facebook ads.
Tik Tok, l’app per ragazzini che piace anche ai brand
Che cos’è Tik Tok? Chi la usa? A cosa serve? Tutto quello che c’è da sapere sull’app più chiacchierata del momento. Da qualche mese se ne parla in modo concitato nel mondo social. Instagram ignora quello che sembra essere il più agguerrito competitor, gli americani mal celano il disappunto, e intanto Tik Tok viene scaricata da oltre 1,5 miliardo di persone a livello mondiale.
Questa app comunemente usata da ragazzini sta diventando un imponente fenomeno virale: in questo momento, si posiziona come terza app più scaricata al mondo, secondo gli analisti di Sensor Tower, dopo Whatsapp e Facebook.
Chi sono gli utenti di Tik Tok?
Provenienza geografica e audience del pubblico Gli aficionados dell’app sono gli indiani che hanno già scaricato Tik Tok 466,8 milioni di volte. A seguire troviamo la Cina, che detiene anche il possesso dell’app, con 173,2 milioni di download, e sul terzo posto del podio ci sono gli Stati uniti con 123,8 milioni di download. In Italia, invece, viaggiamo sui 2,4 milioni di download.
Per iscriversi a Tik Tok basta il numero di cellulare,motivo per cui spesso ragazzini con meno di 14 anni (soglia ufficiale con cui ci si può iscrivere all’app) vi accedono facilmente. È la cosiddetta generazione Z la protagonista di questa app, in cui oltre il 40% degli utenti ha meno di 24 anni.
Si può scegliere se rendere o meno il proprio profilo privato o pubblico, rendendolo visibile a tutti oppure solo a chi segue il profilo, un po’ come si fa anche su instagram. Un pubblico di giovanissimi, che ormai considerano decisamente superati Facebook ma anche Youtube, e che attira fortemente anche brand e celebrities.
Breve storia del social network
Una storia breve ma intensa, come si dice: Tik Tok, nato ufficialmente nel 2016, è di proprietà cinese ed appartiene alla società quotata in borsa ByteDance. Prima di chiamarsi Tik Tok l’app si chiamava Musical.ly, mentre invece il nome cinese è Douyin – dettaglio su cui torniamo alla fine del pezzo – e sembra seriamente intenzionato a sbarcare in Europa per prenderne possesso.
Mettersi in regola con la legislazione europea sarà fondamentale per gli orientali, visto che l’app utilizza informazioni e dati sensibili di minori e ragazzini. L’app è stata già multata negli USA: 5,7 milioni di dollari da parte della Federal Trade Commission, che aveva stabilito che Tik Tok raccoglieva informazioni illegali sui suoi utenti, perlopiù bambini, motivo per cui l’app è stata costretta a creare dei profili diversificati per gli utenti più giovani.
Multe simili già erano state date a Youtube e Google in passato, perciò non rappresentano un limite incisivo, sopratutto perché un portavoce di Tik Tok ha recentemente dichiarato a Politico che l’app non si fermerà dinnanzi a queste perturbazioni, ma anzi è decisa a entrare nei cuori e nei cellulari degli europei.
Come funziona Tik Tok
Ma come funziona questa (ulteriore) app di social network? Spiegata in modo molto semplicisitico, Tik tok è un app che sfrutta il voice lip in sync. In pratica su questo social ci sono mini video dai 15 ai 60 secondi su cui si possono aggiungere filtri personalizzati. Il o i protagonisti del video possono quindi ballare, recitare, cantare, riprendendo fedelmente una scena da film o un brano famoso, muovendosi e parlando come i reali creatori del contenuto, reinterpretandolo con i propri stilemi.
Si hanno quindi a disposizione colonne sonore, ritornelli di canzoni famosi, citazioni cinematografiche o prese dalla vita reale (avete presente le evoluzioni del recente discorso di Giorgia Meloni?) e le si può reinterpretare in salsa completamente personalizzata grazie a Tik Tok.
Per dovere di cronaca, urge sottolineare che, proprio come su Facebook, anche su Tik Tok tutto ciò che viene caricato diventa di proprietà dell’app, perciò così di conseguenza tutti i diritti di utilizzo e i diritti intellettuali, vengono ceduti a Tik Tok.
Come cominciare su Tik Tok
Una volta creato il proprio profilo ci si ritrova davanti a un’interfaccia simile a quella di Instagram o Facebook. Dalla pagina principale si può accedere ai contenuti creati da altri muser (questo il nome degli utenti di Tik Tok) e cercare i video secondo gli hashtag, assecondando i propri interessi.
Quando si trova qualcuno/qualcosa che ci piace basta cliccare sul simbolo “+” : in questo modo, si inizia a seguire quel determinato utente. Anche per creare un video bisogna cliccare sul “+”: qui una pletora di opportunità si apre davanti allo schermo, e si può iniziare a partecipare ad una challenge con il proprio profilo.
Challenge e web stars: un binomio perfetto
Fashion, beauty, cinema, comedy, musica e molto altro su Tik Tok trovare dei contenuti interessanti per le proprie passioni è semplice e tutto viene alimentato dalle #Challenge: sfide all’ultimo video con contenuti tipizzati e caratterizzati da un hashtag particolare.
In Italia abbiamo avuto già le prime interessanti challenge: Benjii e Fede con #doveequando, Emis Killa con #tijuanachallenge, Sfera Ebbasta con #pablochallenge, mentre lepiù seguite nello stivale sono #backtoschool (45 milioni di video), #greenscreen (42 milioni) e #wasabisong (62 milioni). Il sapore del successo si mastica agevolmente grazie alle challenge d Tik Tok: community e influencer vengono sfornate alla velocità della luce su questo immediato social network.
Alcuni esempi delle ultime web star: Elisa Maino, Jessica Brugali, Maryna, Edoardo Esposito.
L’evoluzione dell’evoluzione: dove va a parare Tik tok?
Se Tik tok è l’evoluzione di Instagram e di Youtube, quale sarà la sua definitiva evoluzione? Abbiamo l’ardire di tracciare già due scenari possibili. Il primo riguarda gli utenti, l’altro i brand.
Partiamo dal secondo e andiamo in Cina dove, come avevamo detto l’app si chiama Douyin ed è molto più sviluppata della nostra attuale app Tik Tok. Qui, infatti, c’è un’interessante sezione dell’app riservata all’ecommerce. Tramite app, si può accedere direttamente a prodotti, siti aziendali, prenotare viaggi, fare shopping. Un po’ come l’attuale vetrina prodotti di Instagram. E questo ci sembra già una via tracciata per Tik Tok.
L’altro, invece, è vicino agli utenti ed è già alla portata di tutti. L’app è collegata a Paypal e funziona come molte altre: se ci si iscrive e si manda il link di condivisione ai propri amici e conoscenti, quando questi si iscriveranno usando il nostro link otterremo 0,50 centesimi di euro (operazione possibile fino ad un massimo di 10 utenti, arrivano quindi a 5 euro). Le cose continuano, però: se le persone che si sono iscritte grazie al nostro link iniziano a guardare video per più di 10 minuti al giorno, iniziamo ad ottenere dei bonus sull’app.
Con la funzione Premio Check in si controlla il proprio “guadagno” (virgolette necessarie) che può crescere svolgendo altre “missioni”. Tutto viene valutato in forma di conquista di diamanti e rubini, come in un gioco di Crash Bandicoot, per poi trasformarsi in soldi sul proprio conto Paypal connesso.
Insomma, avete capito bene: Tik Tok unisce il meccanismo di gamification e cashback per portare sempre più utenti dalla sua e fare in modo che siano sempre più interessati a postare, condividere e restare sulla piattaforma. Quanto durerà fino a che Mark Zukerberg o chi per lui non integri queste funzionalità sul proprio social? O diventeranno questi i nuovi modi furbeschi per trattenere le persone più a lungo sulle app? Lo chiederemo alla prossima generazione Z; intanto, godiamoci la challenge.
Facebook, 10 anni in Italia: breve storia del social network dal 2009 a oggi
Il 24 ottobre 2019 Facebook festeggia il suo decimo compleanno dall’apertura degli uffici in Italia. Mettendo le radici a Milano il social network, creato da Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di università Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, ha influenzato moltissimi utenti. Grazie al solo limite imposto dei 13 anni di età minima per l’iscrizione, Facebook ha conquistato fin dall’inizio il pubblico di internet che ha sfruttato la novità per creare una rete di contatti virtuale con amici e conoscenti.
Nato come potale dedicato agli studenti, Facebook dopo un anno di vita era già cresciuto estendendosi oltre alla vita accademica divenendo poi disponibile per dispositivi mobili nel 2006.Eventi, foto, chat, video, Facebook ha permesso in questi anni di rimanere in contatto con gli amici accorciando le distanze virtualmente.
Nel 2018 una serie di scandali a tema privacy, a cominciare dal caso Cambridge Analytica, ha cambiato il volto della società e la sua percezione a livello pubblico, costringendo Facebook a misurarsi con sempre più pressanti richieste di regolamentazione, controllo della gestione dei dati personali, diffusione delle fake news e di tutela della concorrenza.
Facebook ha accusato anche il cambio generazionale che ha portato i giovani a prediligere Instagram, di cui comunque è proprietario. Menlo park, ad ogni modo, rimane il social network più usato al mondo. Qui sotto è riportata una breve storia degli eventi chiave che hanno caratterizzato questi primi 10 anni di Facebook.
Raggiungi un pubblico più ampio con le inserzioni su Facebook
Sviluppa la tua inserzione in modo creativo.
Crea la perfetta inserzione Facebook per raggiunge i tuoi obiettivi aziendali! Carica la tua immagine, inserisci il testo della tua inserzione, quindi seleziona una CTA che corrisponda al tuo obiettivo: vendere di più, promuovere i tuoi contenuti, dare risalto ad un evento imminente o, semplicemente, far conoscere il tuo brand.
Trova nuovi lead che siano simili ai tuoi migliori clienti.
Scegli di effettuare direttamente il retargeting di una specifica lista di contatti, oppure di utilizzare una lista di contatti per trovare nuove persone che siano simili a questi contatti utilizzando la funzione “lookalike audience” di Facebook.
Imposta i parametri della tua inserzione.
Imposta i limiti della tua campagna e lascia a noi tutto il resto. Stabilisci la durata e il budget complessivo che intendi spendere, e l’importo speso su base giornaliera verrà automaticamente ottimizzato per farti ottenere i migliori risultati!
Monitora le performance della tua inserzione.
Effettua il follow up delle performance delle tue inserzioni. Esamina le metriche di ogni campagna basata su un’inserzione Facebook che crei e confrontale con quelle di altre campagne per scoprire cosa funziona bene e cosa può essere migliorato!
Guida dettagliata: crea storie di Instagram interattive e divertenti
Le storie di Instagram sono un modo divertente e accattivante per permettere alle persone di conoscere la tua azienda. Un terzo delle storie più visualizzate proviene dalle aziende.
Se non hai mai condiviso foto o video sulla tua storia, scopri come farlo qui.
Ecco cinque modi in cui puoi usare le storie:
Offri alla tua community un punto di vista privilegiato sulla tua attività con foto e video dietro le quinte spontanei e in tempo reale. In uno studio commissionato da Facebook, le persone in Brasile, Indonesia, Regno Unito e Stati Uniti erano più propense ad affermare di guardare le storie per vedere contenuti in diretta e senza filtri.
Chiedi ai tuoi clienti di scrivere recensioni dei tuoi prodotti o servizi e condividile nelle tue storie.
Puoi condividere la storia di come è nata la tua attività, il tuo obiettivo, le sfide che hai dovuto superare o un aneddoto che mostra la personalità della tua azienda. Usa video o anche solo del testo su uno sfondo semplice.
Approfitta del formato a schermo intero delle storie per mostrare i tuoi prodotti, lanciarne di nuovi e annunciare promozioni. Se hai un’azienda basata sui servizi, offri alle persone un assaggio dei tuoi servizi. In uno studio commissionato da Facebook, la metà degli intervistati ha dichiarato di aver cercato il prodotto/servizio su siti web dove potevano acquistarlo dopo aver visto un prodotto/servizio in una storia.
Mostra alle persone come possono usare il tuo prodotto. Puoi dare informazioni alle persone che stanno valutando il loro acquisto e allo stesso tempo dimostrare la tua esperienza nel settore.
Gruppi segreti di Facebook: cosa sono e come funzionano
Vuoi saperne di più sui Gruppi segreti di Facebook? Leggi questa mini-guida e non saranno più un segreto!
I Gruppi di Facebook stanno diventando sempre più diffusi, e non solo tra gli utenti. Con le continue modifiche apportate all’algoritmo del news feed, anche i brand sono stati spinti a rivedere la propria strategia e spostare l’attenzione dalle Pagine ai gruppi.
D’altra parte, i gruppi sono dei veri e propri hub di condivisione e partecipazione, perfetti per interagire con la propria audience, costruire e rafforzare organicamente la community e aumentare l’engagement.
Dei 2,2 miliardi di utenti Facebook attivi mensilmente, oltre 1,4 miliardi utilizzano i gruppi ogni mese. Solo 200 milioni, però, fanno parte di quelli che il founder di Facebook definisce “meaningful groups”, gruppi significativi. Zuckerberg prevede tuttavia che il loro numero salirà presto, fino a raggiungere il miliardo.
Molti di questi gruppi di valore sono poi gruppi segreti. Al riparo da cyber troll e spammer, o anche solo da chi non la pensa come loro, gli utenti possono trovare nei Gruppi segreti uno spazio dove chiedere consigli, condividere opinioni e organizzare eventi. E, dato che offrono maggiore privacy, i membri si sentono di solito anche più liberi di esprimersi con sincerità e senza filtri.
Ci sono abbastanza ragioni per volerne sapere di più, no?
Perché utilizzare i Gruppi segreti di Facebook?
Ci sono moltissimi validi motivi per gli utenti. Ecco alcuni esempi.
In occasione delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016, la sostenitrice di Hillary Clinton Libby Chamberlain ha creato il gruppo segreto Pantsuit Nation, riservato ad utenti progressisti come lei. Secondo Chamberlain, il gruppo (che avrebbe raggiunto in pochi mesi i 3,9 milioni di membri) includerebbe individui che non vogliono rendere pubblico il proprio orientamento politico alla community personale di Facebook. Al tempo stesso, un po’ di tregua dai troll e dai bot russi di certo non guasta…
Se per crescere un bambino serve un villaggio, perché non creare un villaggio virtuale segreto, appositamente studiato per i papà, che magari si sentono a disagio nel dover chiedere pubblicamente aiuto?
E se invece foste semplicemente amanti sfrenati delle patatine fritte, tanto da fondare il gruppo Gettin’ Chippy With It, solo per trascorrere tutto il vostro tempo libero con persone che condividono la vostra stessa passione?
Ok, magari questi Gruppi segreti di Facebook saranno ormai come il segreto di Pulcinella…ma ricorda: per ottenere un invito, devi pur sempre conoscerne un membro.
Ovviamente, un ottimo motivo per creare un gruppo segreto sta nel voler mantenere qualcosa, appunto, segreto. Organizzare un party a sorpresa per un amico o collega, annunciare una gravidanza a famigliari e agli amici più intimi, creare un gruppo di supporto per una persona che sta poco bene…O magari, come offre Facebook, riunire i partecipanti di un reality show che sta per essere lanciato.